1 Mar 2021

SARS-CoV-2 VS Recuperatori

La SARS-CoV-2 può essere trasmessa in diversi modi. Quando starnutiamo, per esempio, e abbiamo davanti a noi un’altra persona, c’è un altissimo rischio di contagio perché le particelle potrebbero essere respirate dalla persona davanti a noi, oppure possiamo rischiare di contaminare gli oggetti circostanti che poi potranno essere toccati dagli altri. 

Infected with cpronavirus SARS-CoV-2

La trasmissione per via aerea, però, è diversa dalla trasmissione tramite gocce infette. Quest’ultima, infatti, si riferisce alla presenza di microbi all’interno dei nuclei delle gocce, particelle di diametro <5μm, che possono rimanere nell’aria per lunghi periodi di tempo ed essere trasmesse ad altri su distanze superiori a 1 m.

È necessario specificare che, comunque, la trasmissione aerea può essere possibile in specifiche circostanze, come in casi di grande affollamento e scarso ricambio d’aria. In alcune situazioni molto improbabili, inoltre, le particelle virali potrebbero entrare nell’aria estratta del sistema di ventilazione e, se ci sono punti di perdita, potrebbero rientrare nell’edificio.

Anche se la trasmissione per via aerea è molto improbabile, e legata a situazioni specifiche, è importante utilizzare un recuperatore di calore aria/aria, conoscendone il comportamento di perdita.

Recuperatori aria/aria

 

SARS-CoV-2 VS recuperatore di calore a piastre

 

Le principali caratteristiche di un recuperatore a piastre a flusso incrociato:

 

–  I flussi d’aria non si mescolano: nessuna contaminazione incrociata.

–  Ampia gamma di passi e modelli.

–  Dimensioni quadrate: 300-2410 mm.

–  Portate d’aria fino a 100.000 m³/h.

–  Efficienza tra il 50% e l’80%.

–  Basse perdite di carico.

 

Nel recuperatore di calore a piastre le perdite sono vicine allo zero e, se è presente un bypass termico, sarebbe utile aprirlo per far aumentare la circolazione di aria fresca. Inoltre l’aria cambia continuamente, viene sempre presa aria nuova dall’esterno senza riutilizzo di quella già presente nell’ambiente.

 

SARS-CoV-2 VS recuperatore di calore rotativo

 

La perdita d’aria nel recuperatore di calore rotativo è dovuta a due rapporti:

 

–  Fattore di correzione dell’aria esterna (Outdoor air correction factor/OACF): rapporto tra ingresso dell’aria diviso per uscita dell’aria. Con OACF>1 più aria viene trasferita dal rinnovo all’estrazione. Con OACF<1 viene trasferita aria dall’estrazione al rinnovo.

–  Rapporto di trasferimento dell’aria di scarico (Exhaust air transfer ratio/EATR): percentuale di aria esausta che torna indietro. Si rileva misurando la concentrazione di gas inerte e rappresenta la perdita di aria di scarico all’interno del flusso d’aria, il quale è generalmente descritto come perdita di aria di scarico interna.

 

È importante tenere conto della fan position, la posizione dei ventilatori all’interno dell’unità di ventilazione, in modo da avere il lato del rinnovo d’aria in sovrappressione. Le seguenti immagini mostrano le possibili combinazioni recuperatore/ventilatori, evidenziando le posizioni suggerite. 

Possible installation lay-out

Per il corretto funzionamento degli scambiatori di calore rotativi, dotati di settori di spurgo e correttamente impostati, i tassi di perdita sono quasi uguali a quelli degli scambiatori di calore a piastre. 

 

ABBIAMO UN VERDETTO…

SARS-CoV-2: 0

RECUPERATORI: 1

 

I RECUPERATORI VINCONO!!